Eugenio
Pacelli, per esteso Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli, venne eletto papa
il 2 marzo 1939. Pio XII, così Eugenio decise di chiamarsi, nacque a Roma il 2
marzo 1876, quindi fu eletto papa esattamente il giorno del compimento dei suoi 63 anni di
età.
Il
13 maggio 1917 divenne vescovo grazie a papa Benedetto XV, nonché, allo stesso
tempo, arcivescovo di Sardi in partibus e nunzio apostolico destinato alla
Baviera. Il 16 dicembre 1929 fu fatto cardinale da papa Pio XI mentre il 7
febbraio 1930 fu investito della carica di segretario di stato che terrà sino
alla sua elezione al soglio pontificio.
Come
racconta Antonio Spinosa nel suo libro Pio
XII. Un papa nelle tenebre, il 260° papa della chiesa cattolica, morì a
Castel Gandolfo giovedì 9 ottobre 1958 alle ore 3:52. Un
primo segno di cedimento avvenne durante la mattinata di domenica 5 ottobre
mentre un’ischemia del sistema arterioso vertebro-basilare lo colpì il giorno
dopo.
Arrivati
così al mattino di quel 9 ottobre, Pio XII spirò all’età di ottantadue anni.
L’archiatra
Galeazzi Lisi sottopose la salma a un innovativo sistema di imbalsamazione come
ci racconta Spinosa ma quest’ultima iniziò a disfarsi sin da quando fu posta
nella camera ardente. Successivamente
la salma fu collocata in un sarcofago dopodiché portata per mezzo di un furgone
funebre di proprietà del comune di Roma da Castel Gandolfo sino al Vaticano
passando per il Laterano.
Ma
allorquando il carro funebre si trovò in prossimità dei fornici di Porta San
Giovanni un potente scoppiò fu avvertito tutt’attorno alla salma.
Quest’ultima nientepopodimeno esplose nella cassa a causa della sconsiderata imbalsamazione!
La salma giunse a San Pietro ed i suoi danni furono alla meno peggio “aggiustati” durante la notte. A causa dei miasmi da essa sprigionati alcune guardie persero addirittura i sensi. Per ben nove giorni la verdastra e dissestata salma fu tenuta su di un catafalco davanti il baldacchino del Bernini.
Dott.
Luca Lepori
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